“Siamo quello che mangiamo”. Questa affermazione vale per noi umani, ma anche per i nostri animali.

L’alimentazione è di fondamentale importanza nella prevenzione delle malattie di cani e gatti.
Infatti, con una giusta alimentazione:

– Non si avranno problematiche dermatologiche (come forfora o allergie cutanee)

– I nostri animali avranno più energia, le femmine avranno meno problemi durante la gestazione e l’allattamento.

– In generale il sistema immunitario sarà più forte quindi più capace di difendersi da virus, batteri e meno predisposto a sviluppare patologie degenerative.

Ma cos’è necessario conoscere sull’alimentazione dei nostri animali? Andiamo ad analizzare treaspetti fondamentali, necessari per assicurare una corretta nutrizione ai nostri amici

Cani e gatti sono carnivori:
a differenza di noi umani, che siamo onnivori, i nostri amici a 4 zampe sono carnivori. Difatti, il loro apparato gastro-enterico è caratterizzato da: uno stomacoche ha un PH più acido rispetto al nostro e da un intestino più corto con minor sviluppo del cieco. Per tali motivi il cane ed il gatto possono tollerare, meglio di noi, cibi crudi ma allo stesso tempo digeriscono più difficilmente cibi ricchi di fibre, come verdure e frutta ( prodotti cheinvece devono essere presenti in abbondanza nell’alimentazione degli erbivori).

Necessitano di una dieta iperproteica:
i cani e i gatti si sono evoluti come predatori, per cui hanno bisogno di una dieta con un’alta percentuale di proteine ed un basso contenuto di carboidrati (soprattutto il gatto che è un “carnivoro stretto”). Infatti, un eccesso di questi ultimi può condurre a svariate problematiche di salute, quali: patologie intestinali, allergie, diabete, obesità e anche ad uno stress conseguente sul sistema immunitario, aprendo così le porte a malattie neoplastiche.

La qualità è fondamentale:
Oltre alla quantità di proteine che dovrebbe esser presente nell’alimentazione del cane e del gatto, dobbiamo considerarne anche la qualità. Si preferiscono alimenti preparati senza aggiunta di additivi ed appetibilizzanti e, soprattutto, con carni biologiche, utilizzando le parti più nobili della carcassa (es. il petto o la coscia nel caso del pollame) ed evitando di utilizzare le parti che vengono definite “derivati” come: zampe, becco, pelle, piume e ossa. Anche il metodo di cottura è molto importante, è preferibile utilizzare cotture al vapore, alla griglia o anche bolliture, purché queste non avvengano ad alte temperature tali da alterare le qualità della carne stessa.

Dott.ssa Valentina Cangiamila
Medico Veterinario Laureata presso l’università di Pisa, consulente di nutrizione animale.